Indagini di tipo
indiretto per la caratterizzazione del sito, sismica a rifrazione e sismica a
riflessione
Geognostica: Microzonazione Sismica,
Calcolo del Vs30, Tomografia Elettrica e Georadar
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Geologo Castagna Giorgio Geognostica
Mappatura 2D e 3D
Calcolo del Vs30 ottenuto dall’analisi delle onde piane della modalità
fondamentale delle onde di Rayleigh
Down Hole
misura a distribuzione verticale
delle velocità in una piccola zona circostante al pozzo d'indagine,
tecnica usata per risolvere problemi di inversione di velocità.
Specializzati principalmente nel Calcolo del
Vs30 col Metodo M.A.S.W.; in Mappatura e Microzonazione Sismica.
Principi e
considerazioni generali sul metodo sismico MASW
(Multichannel Analysis
of Surface Waves)
Nelle prospezioni sismiche per le quali si
utilizzano le onde di tipo P, la maggior parte
dell’energia sismica totale generata si propaga come onde
superficiali di tipo Rayleigh. Ipotizzando una
variazione di velocità dei terreni in senso verticale,
ciascuna componente in frequenza di queste onde è
caratterizzata da una diversa velocità di propagazione
(chiamata velocità di fase) e quindi da una diversa
lunghezza d’onda. Questa proprietà si chiama dispersione.
Sebbene le onde superficiali siano considerate rumore per le
indagini sismiche che utilizzano le onde di volume
(riflessione e rifrazione), la loro proprietà dispersiva può
essere utilizzata per studiare le proprietà elastiche dei
terreni superficiali.
La costruzione di un profilo verticale di
velocità delle onde di taglio (Vs), ottenuto
dall’analisi delle onde piane della modalità fondamentale
delle onde di Rayleigh è una delle pratiche più
comuni per utilizzare le proprietà dispersive delle onde
superficiali.
Per ottenere un profilo verticale di velocità
Vs bisogna produrre un treno d’onde superficiali a
banda larga e registrarlo minimizzando il rumore. Una
molteplicità di tecniche diverse sono state utilizzate nel
tempo per ricavare la curva di dispersione,
ciascuna con i suoi vantaggi e svantaggi.
La configurazione base di campo e la routine
di acquisizione per la procedura MASW (Multichannel Analysis
of Surface Waves) sono generalmente le stesse utilizzate in
una convenzionale indagine a rifrazione. MASW può essere
efficace anche con solo dodici canali di registrazione
collegati a geofoni verticali a bassa frequenza (4.5 Hz).
Le componenti a bassa frequenza (lunghezze
d’onda maggiori), sono caratterizzate da forte energia e
grande capacità di penetrazione, mentre le componenti ad
alta frequenza (lunghezze d’onda corte), hanno meno energia
e una penetrazione superficiale. Grazie a queste proprietà,
una metodologia che utilizzi le onde superficiali può
fornire informazioni sulle variazioni delle proprietà
elastiche dei materiali prossimi alla superficie al variare
della profondità. La velocità delle onde S (Vs)
è il fattore dominante che governa le caratteristiche della
dispersione.
La procedura MASW può sintetizzarsi in tre
stadi distinti:
acquisizione dei dati sperimentali;
estrazione della curva
di dispersione;
inversione della curva
di dispersione per ottenere il profilo verticale delle Vs
(profilo 1-D), che descrive la variazione di Vs con la
profondità.
Una mappa bidimensionale (mappa
2-D) o tridimensionale (mappa 3-D) può
essere costruita accostando e sovrapponendo più profili 1-D
e/o 2D consecutivi
Principi e considerazioni generali sul metodo sismico DOWN
HOLE
Le prospezioni sismiche in foro consistono
nella misura in situ delle velocità di propagazione delle
onde di compressione P e delle onde di taglio S. Tali
grandezze sono indice delle proprietà meccaniche di rocce e
terreni e consentono di caratterizzare successioni
litostratigrafiche dal punto di vista geotecnica e della
risposta sismica. Questo tipo di misure viene effettuato
ogni qualvolta sia necessaria una dettagliata ed accurata
conoscenza delle caratteristiche elastiche dei litotipi
presenti nel sottosuolo ovvero quando si vuole integrare
altri tipi di dati sismici (o in generale geofisici) per
restringere l'insieme dei modelli del sottosuolo che
costituiscono possibili risultati interpretativi. Le misure
sismiche nelle perforazioni si realizzano mediante due
tecniche, quella con il carotiere sonico ed i metodi
dei profili sismici verticali: Cross Hole, Down Hole
ed Up Hole. Il metodo dei profili sismici verticali (P.S.V.)
nell'ultimo trentennio è stato perfezionato ed ha trovato
una grande varietà di applicazioni nell'esplorazione degli
strati più superficiali della crosta terrestre.
I vantaggi
della tecnica P.S.V. rispetto alla sismica tradizionale sono
notevoli. Per prima cosa, la distribuzione verticale di
velocità in una piccola zona circostante al pozzo d'indagine
può essere conosciuta con un alto potere risolvente; inoltre
al contrario della sismica a rifrazione vengono messe bene
in luce le inversioni di velocità.
Il metodo Down Hole (DH) si riferisce alla
misurazione del tempo di percorso delle onde P ed S nel
tragitto tra la sorgente sismica, posta in superficie, e i
ricevitori, posti all’interno di fori di sondaggio
opportunamente predisposti. L’ancoraggio dei sensori può
essere eseguito mediante sistemi pneumatici o attraverso
sistemi elettrici. In entrambi i casi, bisogna essere certi
che durante la registrazione dei segnali, i ricevitori siano
solidali con il foro. L’acquisizione dei dati si articola in
due fasi: generazione ed acquisizione delle onde di
compressione P e delle onde SH, mediante la tecnica
dell’inversione di fase.
L’analisi dei dati sismici provenienti da una
prova Down Hole, consiste nel diagrammare i tempi di
tragitto, misurati lungo il percorso sorgente-ricevitore, in
funzione della profondità, determinando la velocità
verticale dei litotipi incontrati nella perforazione ed i
loro moduli elastici.
Il metodo più semplice per calcolare la
velocità media negli intervalli tra due posizioni geofoniche
contigue è quello di presupporre che le onde viaggino quasi
verticalmente e che quindi la loro velocità apparente sia dz/dt
dove dz è l'incremento infinitesimo di profondità e dt il
corrispondente incremento dei tempi di arrivo. Infatti il
fronte d'onda ed il relativo raggio sismico non subiranno
variazioni in presenza di eventuali discontinuità solo nel
caso di incidenza normale, cioè quando la sorgente è molto
prossima al pozzo, ed inoltre le superfici di discontinuità
sono perpendicolari all'asse della perforazione stessa.
In genere però la condizione di grande
prossimità tra sorgente e bocca-pozzo non è mai verificata,
non solo per motivi logistici ma anche per evitare che
l'onda elastica si trasmetta lungo il materiale di
condizionamento del pozzo provocando fenomeni di disturbo ai
segnali (onde di tubo). Quindi la sorgente si colloca sempre
ad una certa distanza d (non trascurabile), per cui è
necessario correggere i tempi di arrivo in modo tale da
ottenere i valori che si riscontrerebbero se il percorso dei
raggi fosse verticale.
Principi e
considerazioni generali sulle
Prospezioni Elettriche
SONDAGGIO ELETTRICO VERTICALE (S.E.V.)
L'indagine geoelettrica consiste nell'immissione di una
corrente continua nel terreno tramite due elettrodi A e B
(AB = dipolo di corrente o di intensità) e nel misurare la
caduta di potenziale, dovuta alla resistenza del terreno al
passaggio della corrente elettrica, in corrispondenza di due
elettrodi M ed N (MN = dipolo di misura o di potenziale).
Attraverso la determinazione della resistività del terreno,
l'indagine consente di ricostruire indirettamente il profilo
litostratigrafico del terreno. Gli elettrodi vengono
allineati (M ed N in posizione interna, A e B esterni) e
simmetricamente disposti rispetto ad un centro.
Nella configurazione Schlumberger, gli elettrodi di tensione
M ed N dovranno essere mantenuti ad una distanza fissa,
mentre gli elettrodi di corrente A e B dovranno essere
allontanati progressivamente di una certa distanza dal
centro geometrico dello stendimento.
Nella configurazione Wenner, i quattro elettrodi dovranno
essere tra loro equidistanti; dopo ogni misura,
l'equidistanza verrà aumentata.
Nella configurazione dipolo-dipolo gli elettrodi dovranno
costituire due coppie separate (AB ed MN) che verranno
reciprocamente allontanate tra loro.
Le esatte modalità di configurazione in fase di prova
saranno in ogni caso preventivamente concordate con la
Direzione Lavori. In caso di acqua di falda affiorante o
subaffiorante, se ne preleveranno alcuni campioni per la
definizione in sito della conducibilità. Prima di ogni
misura dovrà inoltre essere verificato il valore della
resistenza di contatto con il terreno per gli elettrodi AB;
si verificherà anche l'eventuale dispersione dei cavi,
misurata applicando tensione agli stessi a circuito
aperto.Il valore della differenza di potenziale tra gli
elettrodi MN prima della prova dovrà essere verificato e
dovrà risultare pari a zero.
Principi e
considerazioni generali sulle
Prospezioni Elettriche SONDAGGIO ELETTRICO ORIZZONTALE S.E.O.
Questo tipo di indagine, che potrà essere eseguita con
diverse configurazioni (Wenner, dipolodipolo o Schlumberger),
abbinata all'indagine con georadar può essere utilizzata con successo nella definizione della
geometria e dello spessore di strutture sepolte a piccola
profondità come ad es. plinti di fondazione; questo tipo di
indagine infatti è in grado di mantenere, per profondità non
superiori, in questo caso, a 10 m da p.c., risoluzioni
apprezzabili del variare della resistività del semispazio indagato. Le esatte modalità di configurazione in fase di
prova saranno preventivamente concordati con la Direzione
Lavori.
In ogni caso la tomografia elettrica potrà essere eseguita
con una configurazione Wenner, dipolodipolo o Schlumberger
ma dovranno essere utilizzati non meno di 48 elettrodi con
un passo di misura di 1 m per una profondità di
investigazione di circa 10 m. Per l'interpretazione dei
risultati dovranno essere utilizzati software tipo
Resixip2di e Resixi2di o similari, ad elementi finiti e con
inversione del modello. Al fine di consentire un controllo
della bontà dell'interpretazione, oltre alle resistività
sintetiche dovranno essere restituite anche le resistività
di campagna; dovrà essere riportato inoltre il fitting
proprio dell'inversione del modello.
Metodologia Georadar Multicanale
indagini
geofisiche di tipo indiretto”
La tecnica del Georadar ha il vantaggio di essere molto speditiva e di
ottenere risultati caratterizzati da un buon livello di dettaglio;
inoltre è un metodo assolutamente non distruttivo e non invasivo che
consente di acquisire conoscenze sul sottosuolo senza alcuna
apprezzabile alterazione dello stesso. Tali indagini
vengono applicate come strumento non-invasivo per l’individuazione
di sottoservizi ( ex: reti fognarie, gasdotti, fibre ottiche, per No-Dig; ) in
modo da ottimizzare al meglio il rapporto tempo/produzione.
Inoltre può essere
impiegata per la ricerca di strutture murarie archeologiche sepolte.